L’istituzione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e la collegata modifica delle norme che regolano la partecipazione degli enti al cinque per mille rendono necessario per gli enti del Terzo settore controllare con attenzione l’effettivo accreditamento negli elenchi di chi parteciperà al riparto del contributo per le imminenti dichiarazioni fiscali (mod. Unico e 730) 2023.

Il primo controllo da fare per chi già concorreva al cinque per mille negli anni passati è verificare che il proprio nome compaia nell’elenco permanente degli enti accreditati per le dichiarazioni 2022, pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

NB: partecipano anche quest’anno al cinque per mille le Onlus che pur non avendo aderito al RUNTS, sono iscritte nelle relative anagrafi regionali dell’Agenzia delle Entrate e potranno quindi continuare ad essere scelte per la destinazione del 5/mille anche nel 2023.

Chi è un nuovo iscritto al RUNTS, quindi non è iscritto nell’elenco permanente, a maggior ragione se non era precedentemente compreso negli elenchi regionali del Volontariato o delle Associazioni di promozione sociale, è bene che entri con lo SPID del proprio legale rappresentante sulla piattaforma RUNTS, controlli se il proprio ente è effettivamente accreditato e se non lo è faccia richiesta di accreditamento direttamente nella piattaforma, tramite il menu “Cinque per mille”, barrando il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo obbligatoriamente il codice IBAN del conto corrente intestato all’ente sul quale poter ricevere il versamento del beneficio. Questo adempimento va effettuato entro il prossimo 11 aprile 2023.

Chi non riuscisse a farlo nei tempi, oppure non avesse ancora terminato l’iter di iscrizione, oppure dovesse ancora intraprenderlo potrà comunque partecipare anche quest’anno al riparto del 5 per mille, purché presenti l’istanza di accreditamento entro il 2 ottobre 2023, versando una sanzione pari a 250 euro, tramite modello F24 Elide (codice tributo 8115).

NB: gli enti che intendono accreditarsi al 5 per mille 2023, devono farlo direttamente in sede di iscrizione al registro unico, sempre barrando il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo obbligatoriamente il codice IBAN o, in alternativa e chi non dispone ancora di conto corrente intestato, la Provincia della Tesoreria dello Stato.

In ogni caso la regola generale, o meglio la condizione necessaria – anche se, come abbiamo visto sopra, non sufficiente – per poter rientrare negli elenchi di quest’anno è che si risulti iscritti al Runts entro il 31 dicembre 2023. La pubblicazione dell’elenco complessivo degli enti ammessi ed esclusi avviene infatti entro il 31 dicembre di ogni anno per essere poi trasmesso all’Agenzia delle Entrate per il riparto.